Cari genitori... Mi chiamo Clorinda ho 35 anni e sono affetta da hpv. Vorrei raccontarvi la mia esperienza che spero potrà essere utile sia a voi che ai vostri figli..

Sono una mamma e come tutte le mamme molto spesso si trascurano mettendo al primo posto la salute e la serenità dei propri figli... Sono affetta da sclerosi multipla e presa dai controlli periodici e dalla vita da mamma ho saltato diverse visite ginecologiche. Un giorno di maggio mi si è accesa la lampadina e ho preso appuntamento dal mio ginecologo di fiducia. Durante la visita già notava qualcosa che non andava e mi fece la domanda di rito: "tesoro da quanto tempo non fai il pap test?"

Io risposi 3 anni... Lui ovviamente mi fece il pap test e mi disse.. "aspettiamo il risultato.. Ci sentiamo tra una decina di giorni"...

Ne passarono 5 mi chiamo' e mi disse "clorinda hai il papilloma devi fare la colposcopia"...

Ovviamente feci anche quella e il risultato è stato questo... "cin 2 di grado elevato"... Si richiede conizzazione uterina e biopsia. Eccomi qua... Dopo una settimana dall'intervento sono qui a raccontarlo... Non perché mi piace mettermi in mostra ma perché questo è solo l'inizio... Sarò costretta per mia negligenza a sottopormi ogni 3 mesi a visita pap test e colposcopia... Ovviamente farò il vaccino perché sono ancora in tempo per poterlo fare... Una conizzazione uterina non risolve il problema.. Lo attenua.. Faccio questo appello a voi genitori... Fate vaccinare i vostri figli e voi donne non trascuratevi.... Non fate come me...❤️ Una volta l'anno il pap test è fondamentale.... ❤️ Un abbraccio

Nel 2016 arriva la diagnosi di metastasi. Quella parola che non vorresti mai sentire. Una massa all’altezza dello sterno che arriva dopo anni, ben otto, a ricordare quel tumore del seno che sembrava esser stato sconfitto. Alessandra Lalli, 56 anni, si racconta così alla Dire presentando la sua vita sotto terapia, il lavoro in una scuola dell’infanzia, due figli da crescere, l’amore per i viaggi e la voglia di capire fino in fondo questa malattia contro cui combatte senza sosta.

"Donata", cosi definisce il suo impegno nell’Associazione IncontraDonna.  Una strada attraverso cui molte donne come lei possono seguire dei corsi, formarsi e comprendere meglio la propria condizione, aiutarsi e condividere.

 

Le autodiagnosi e la promessa delle cure miracolose sono facili tentazioni nel mondo del web e dei social. “Rimanere con i piedi per terra”. E’ questo l’appello che Alessandra lancia. Anche quando la speranza vacilla, la consapevolezza fa male,  mai credere agli inganni che portano via energia, ragione e pezzi di vita. Rimanere ancorati alle evidenze della medicina e agli specialisti.  Una testimonianza, la sua, che arriva proprio in occasione della campagna promossa dalla Fondazione Aiom con la presentazione del portale ‘Tumorimaèveroche?’contro le fake news in oncologia.

“Sto vivendo con il cancro”. La parola metastasi impressiona e semina paura. Eppure Alessandra ha scelto di pronunciarla, anche ai suoi figli. Perché appena passano gli effetti delle terapie, dopo il primo giorno di fatica e stanchezza, rimette le scarpe ed è pronta per il prossimo viaggio.

 

Silvia Mari

Silvia Mari, gornalista e filosofa, racconta il suo vissuto di donna con predisposizione genetica al tumore al seno e all'ovaio da mutazione BRCA al Congressi IV Pavia update on breast cancer: focus on di SenoNetwork sul rischio ereditario. Sulla sua esperienza di mastectomia preventiva riflette con noi in modo profondo, dopo averne raccontato i dettagli nel libro autobiografico "Il Rischio". Lei ha scelto a 28 anni la chirurgia, quando ancora in Italia l'argomento era sconosciuto e tabù, contribuendo non poco a promuoverne la discussione fino ad arrivare ad oggi, con richieste precise alle politiche sanitarie. Grazie Silvia per i tuo coraggio!