RISONANZA MAGNETICA

Non è dolorosa e utilizza un campo magnetico emesso da un’apparecchiatura a forma di cilindro. Non sfrutta radiazioni ionizzanti e quindi non comporta rischi per la paziente, l’unico fastidio può derivare dal rumore delle onde di radiofrequenza, facilmente evitabile con l’uso di cuffie per le orecchie.

La paziente è sdraiata su un lettino in posizione prona con le mani lungo i fianchi o sotto il mento, i seni vengono appoggiati su apposite bobine a forma di coppa. Ha una durata media di 15-20 minuti. Utilizza un mezzo di contrasto che viene iniettato in una vena del braccio. È necessario il digiuno da 3 ore e recare in visione l'esame della creatinina; le donne in età fertile devono eseguirla fra il 7° e 14° giorno dall'inizio del ciclo. Se si utilizzano ormoni (contraccezione, terapia ormonale sostitutiva, fecondazione assistita) va valutata dallo specialista senologo la reale necessità di esecuzione tenendo conto di eventuali falsi positivi. Il mezzo di contrasto permette di valutare la vascolarizzazione del tessuto e di eventuali noduli e aiuta a distinguere una lesione benigna da una maligna. Studia in maniera approfondita la mammella ma può dare dei falsi allarmi, pertanto è un'indagine di approfondimento: non sostituisce mammografia ed ecografia. È consigliata dal senologo in determinate condizioni (ricostruzione dopo mastectomia con protesi o lembi di tessuto propri, protesi additive, familiarità/ereditarietà per carcinoma mammario o ovarico, diagnosi di tumore già accertata soprattutto se di tipo lobulare). Limiti all’esecuzione dell'esame possono essere claustrofobia e essere portatrici di materiali non compatibili col campo magnetico; in tali casi una possibile alternativa è la mammografia con mezzo di contrasto (CESM).