È una mammografia con mezzo di contrasto, prevede: utilizzo di radiazioni ionizzanti, compressione della mammella fra due piastre e iniezione del mezzo di contrasto iodato nella vena del braccio.

È necessario il digiuno e l'esame della creatinina deve essere nella norma. La durata è di circa 10 minuti. Come per la risonanza magnetica, il mezzo di contrasto valuta la vascolarizzazione del tessuto e dei noduli facilitando la distinzione fra lesione benigna e maligna. È un esame di approfondimento come la risonanza magnetica, si adopera in un gruppo selezionato di pazienti con recidive neoplastiche e particolari caratteristiche tumorali (come la multifocalità, ossia presenza del tumore in più punti della mammella). Può essere un'alternativa alla risonanza magnetica per i pazienti che per svariate motivazioni non possono eseguirla.