SCREENING MAMMOGRAFICO

Screening mammografico

Il modello di salute pubblica Screening Mammografico prevede, per le donne di 45/50 - 69/74 anni, l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni, con chiamata della ASL di riferimento. Alcune Regioni hanno esteso l’invito a sottoporsi alla mammografia gratis già a partire dai 45 anni fino ai 74.

Qualora questa indagine evidenziasse una alterazione significativa e/o dubbia, la donna verrà richiamata per approfondimenti presso il centro pubblico di II livello.

Controlla sul sito della tua Regione le indicazioni per lo Screening Mammografico e se non sei stata contattata, fallo tu.

 

Legge Veronesi 23 dicembre 2000, n. 388: mammografia con esenzione dal ticket, ogni due anni, per tutte le donne di età compresa fra 45 e 69 anni.

Alcune Regioni hanno esteso l’invito a sottoporsi alla mammografia gratis già a partire dai 45 anni fino ai 74. La legge è stata voluta da Umberto Veronesi: è ancora poco conosciuta ma consente di sottoporsi al test mediante Servizio sanitario nazionale anche tra i 45 e 49 anni. Per sottoporsi all’esame è sufficiente recarsi dal medico di base che tramite impegnativa consentirà la prenotazione.

 

Aderire allo Screening è un’ottima arma per diagnosticare precocemente il tumore del seno.

Secondo stime prodotte dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro tra il 2020 e il 2040 il numero assoluto di nuove diagnosi oncologiche aumenterà soprattutto per i tumori più frequenti.

Secondo i dati del rapporto Airtum I numeri del cancro in Italia 2022, sono stati stimati 390.700 nuovi casi di tumore nel 2022 (ad eccezione dei tumori della cute diversi dal melanoma).

Di questi, il 40% circa può essere prevenuto adottando uno stile di vita corretto ed essere diagnosticato in fase iniziale, prima che si manifesti a livello clinico.

Per garantire equità nell'accesso a una diagnosi precoce, il Servizio Sanitario Nazionale effettua tre programmi di screening per la prevenzione dei tumori di cui due tipicamente femminili, seno e collo dell'utero, e il terzo dedicato a maschi e femmine: lo screening per il tumore del colon-retto, una malattia divenuta, per frequenza, la seconda neoplasia nelle donne e la terza negli uomini.  

Infatti, lo screening, come modello di sanità pubblica, permette di individuare i tumori in una fase precoce o eventualmente addirittura prima che si manifestino o diventino invasivi. In tal modo è possibile trattare alcune lesioni in modo più efficace e offrire ai pazienti maggiori possibilità di guarigione.

Tali interventi di sanità pubblica sono rivolti alle persone a rischio generico per queste patologie, che rientrano in specifiche fasce di età:

  1. Screening mammografico: si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni.  In alcune Regioni si sta proponendo il programma in una fascia di età più ampia, 45-74 anni, valutandone l’efficacia
  2. Screening del tumore al collo dell’utero: Pap-test e HPV-DNA test per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni.
  3. Screening per il cancro del colon-retto: utilizzato nella quasi totalità dei programmi è il test del sangue occulto nelle feci, per persone tra i 50 e i 69 anni.

I programmi di screening seguono protocolli standardizzati a livello nazionale. Prevedono un invito attivo da parte della ASL di appartenenza e l’effettuazione del test di screening (test di primo livello).

Se il test di screening ha un esito nella norma, la persona viene ricontattata, in genere mediante lettera, dalla struttura sanitaria ad effettuare il test di screening dopo due anni (screening mammella, screening colon retto) o dopo tre o cinque anni (screening del collo dell’utero).

Se invece l’esito del test di screening risulta sospetto o positivo la persona viene contattata telefonicamente dalla struttura sanitaria in tempi brevi (4-5 giorni dalla refertazione del test, differente da Regine a Regione) per il richiamo al secondo livello. Viene proposto un appuntamento per gli esami di approfondimento necessari presso le strutture territoriali inserite nelle reti oncologiche regionali di riferimento.

Screening mammografico:

Alcune Regioni hanno esteso l’invito a sottoporsi alla mammografia gratis già a partire dai 45 anni fino ai 74. La legge è stata voluta da Umberto Veronesi: è ancora poco conosciuta ma consente di sottoporsi al test mediante Servizio sanitario nazionale anche tra i 45 e 49 anni. Per sottoporsi all’esame è sufficiente recarsi dal medico di base che tramite impegnativa consentirà la prenotazione. Conosciuta anche come Legge Veronesi, l’esenzione ticket per la mammografia ogni due anni fra 45 e 69 anni è stabilita per la prima volta nella legge finanziaria dell’anno 2000 (legge 388/00, articolo 85 comma 4).

L’esame consiste in una mammografia, ovvero una radiografia delle mammelle. L'esame si esegue appoggiando le mammelle una per volta su un piano, dove vengono leggermente compresse e radiografate in senso orizzontale e in senso verticale. L’esame di solito non è doloroso e non è associato ad alcun rischio per la salute, dato che le dosi di radiazioni emesse sono molto basse. Se la mammografia di screening risulta sospetta o positiva, la persona viene contattata dalla struttura sanitaria per effettuare esami di approfondimento. Visita senologica, ulteriore mammografia in dettaglio e in tomosintesi, ecografia mammaria, RM con mdc (Risonanza magnetica con mezzo di contrasto) agoaspirato o biopsia per esame citologico o istologico. Queste le indagini utilizzate secondo caso proposto.

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