Cara Anna, lo so che ci stai guardando e stai pensando: ”ma guarda questi sfaticati non sono andati nemmeno a lavorare per pensare a me”! Come si fa a non pensare a te. Tu sei stata per noi l’esempio vivente di cosa vuol dire affrontare la malattia sempre con il sorriso e con una forza da leone: Chemio e laboratorio, Flebo e laboratorio. Non ci hai abbandonato neanche per un momento e se avevamo un problema: tu sì che eri sempre presente a spronarci ad andare avanti anche sei i tuoi problemi erano di gran lunga superiori ai nostri.

Ieri è successa una cosa strana. La sera dello spettacolo Marisa ed Anna si preoccupano sempre di portare qualcosa da mangiare. L’attesa è lunga e per esperienza pranzare alle 12,30 e cenare a mezzanotte crea dei vuoti allo stomaco insopportabili. Ho chiesto a tutti se pensavano di portare qualcosa da mangiare, ma nessuno rispondeva: erano già tutti presi dall’ansia dello spettacolo serale. Sono rimasta stranita perché Anna mi avrebbe sicuramente scritto che ci pensava lei e Marisol avrebbe organizzato qualcosa e noi avremmo portato qualcos’altro. Invece Anna non mi poteva rispondere: era già salita in cielo all’ora in cui ho scritto e ci guardava divertita vicino a Dio e alla nostra cara Madonnina, spronandoci a dare il meglio che potevamo. E ieri sera tutto è stato perfetto, come per magia.

Grazie Anna sono convinta che in qualche modo ci farai sapere della tua presenza in laboratorio. Mi dispiace solo che non potrai più prepararci le tue meravigliose torte! T.V.B.

Dani

Daniela Gallieri