Virus legato a diversi cancri, protezione universale sostenibile

ROMA

(ANSA) - ROMA, 22 APR - Per proteggere ancora meglio le donne dai danni causati dal papillomavirus (Hpv) è necessario vaccinare anche gli uomini, come diversi paesi e anche alcune regioni italiane già fanno e come prevedrebbe il nuovo piano nazionale vaccini in attesa di approvazione. Lo affermano diversi studi, che hanno anche dimostrato che l'estensione ai maschi è sostenibile economicamente per il Ssn.
I virus Hpv, ha ricordato recentemente un editoriale dell'American Society for Clinical Oncology in cui si raccomanda la vaccinazione, sono responsabili dell'insorgenza del 100% dei tumori del collo dell'utero, con oltre 260mila morti l'anno, ma anche di diversi altri tipi di cancro, oltre che di lesioni genitali, che riguardano entrambi i sessi. "Studi in Australia, Danimarca, Svezia, dove la vaccinazione è stata da subito femminile e maschile - spiega Adriana Bonifacino, responsabile dell'unità di Senologia dell'ospedale Sant'Andrea di Roma - hanno mostrato una riduzione fino al 100% delle infezioni non solo nelle persone vaccinate, si sono salvate dall'infezione anche le popolazioni non vaccinate".
In Italia, ha dimostrato uno studio del Ceis dell'università Tor Vergata di Roma coordinato da Francesco Saverio Mennini, ogni anno le malattie legate all'Hpv, dalle lesioni ai tumori, costano quasi 530 milioni l'anno. Un'altra ricerca dello stesso gruppo appena pubblicata su Value in Health ha confrontato la campagna vaccinale solo alle ragazze con quella universale, dimostrando che oltre che per la protezione della salute la seconda è preferibile anche dal punto di vista della sostenibilità per il Ssn. "Lo studio suggerisce che la vaccinazione universale è una strategia estremamente conveniente - spiega Mennini - in confronto al solo screening o alla vaccinazione delle sole donne nel contesto Italiano". (ANSA).

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FONTE ANSA

Lo speciale informativo dedicato alla Settimana Europea dell'Immunizzazione 2016 prosegue oggi con un capitolo dedicato alla vaccinazione anti papillomavirus umano (HPV).

L'Ansa ha dunque pubblicato una videointervista alla Prof.ssa Adriana Bonifacino, Oncologa, Responsabile dell'Unità di senologia dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma e Presidente di IncontraDonna Onlus.

Rispetto alla vaccinazione anti HPV, l'Ansa ha evidenziato non solo il valore sociale ma anche quello economico, citando gli ultimi studi di farmacoeconomia sui vantaggi della vaccinazione anti HPV universale, con una rapida battuta del Dott. F.S. Mennini (CEIS Tor Vergata).

A seguire, la clip e i lanci della giornata.

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/videogallery/ansalive/2016/04/22/hpv-vaccinazione-non-protegge-solo-donne_3088ca12-7f31-4172-b84c-034a4bfa37e6.html

ROMA - Quello trascorso dall'ultima edizione della settimana mondiale dell'immunizzazione è stato un anno di grandi successi per i vaccini nel mondo, con una serie di traguardi raggiunti senza precedenti. Lo afferma l'Oms nel presentare la settimana di quest'anno, che ha lo slogan 'Close the Gap', e che inizia il 24 aprile.

"Ci sono stati degli sviluppi eccezionali nell'ultimo anno - scrive l'organizzazione -. Gli obiettivi per l'introduzione di vaccini nuovi o sottoutilizzati sono in via di realizzazione in tutto il mondo, con 86 paesi a basso e medio reddito che hanno introdotto 128 vaccini dal 2010. Un promettente candidato vaccino contro Ebola è stato sviluppato e testato a tempo di record. L'Africa non ha avuto un solo caso di polio dall'agosto 2014, un traguardo enorme che rende la regione più prossima che mai ad essere dichiarata polio-free. L'India stata dichiarata libera dal tetano materno e neonatale, una dimostrazione che eliminare una malattia è possibile anche in circostanze difficili. L'America è diventata la prima regione a eliminare rosolia e rosolia congenita".

La vaccinazione, ricorda l'Oms, evita dai 2 ai 3 milioni di morti ogni anno, tuttavia circa 18,1 milioni di bambini non ricevono neanche le immunizzazioni basilari. Anche in Europa sono stati fatti molti progressi contro morbillo e rosolia, al momento tra le preoccupazioni principali. Il continente europeo non e' mai stato cosi' vicino all'eliminazione, con ben 32 paesi che sono riusciti ad eradicare una o entrambe le malattie. Rimane ancora però uno zoccolo duro di 'cattivi' fra cui anche l'Italia, mentre tra i paesi che sono riusciti ad eliminare il problema ci sono Spagna e Gran Bretagna, ma anche stati piu' piccoli come Repubblica Ceca o la Slovenia. Nel nostro paese tutte le vaccinazioni sono segnalate in calo, ma il trend potrebbe essere invertito con il nuovo piano vaccinale, approvato dalle istituzioni e ora al vaglio delle Regioni.

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/speciali/2016/04/19/oms-nellultimo-anno-grandi-successi-per-vaccini_9d2deb99-ae04-406a-b6d9-c820fdffe222.html

 

FONTE ANSA

Tutte coperture sotto la soglia del 95%, in arrivo nuovo piano

ROMA

(ANSA) - ROMA, 19 APR - Buone coperture per le vaccinazioni 'classiche', come polio o tetano, anche se per la prima volta non è stata raggiunta la soglia ottimale del 95%, mentre vanno peggio morbillo rosolia e parotite e Hpv. La fotografia della situazione vaccinale italiana, con i dati del 2014, è riportata dal sito del ministero della Salute. Nel nostro paese è stato appena approvato dalle istituzioni il nuovo piano vaccinale, che ora è al vaglio delle Regioni.
POLIO - La copertura media per la polio è del 94,7%. Molte regioni sono sopra la soglia del 95%, con Basilicata, Lazio, Molise, Calabria e Sardegna sopra il 96%. Provincia di Bolzano, ultima con l'88,8%, Valle d'Aosta e Veneto sono invece in fondo alla classifica. Molto simile la situazione per tetano, pertosse, difterite ed epatite B, con coperture medie intorno al 94,6%, mentre cala quella dell'Haemophilus Influentiae, scesa al 94,2%.
MORBILLO, ROSOLIA E PAROTITE - Per morbillo, rosolia e parotite il livello e' molto piu' basso, all'86,6%. In questo caso la copertura maggiore è in Piemonte, Basilicata, Lombardia, Toscana e Umbria, sopra l'89%, mentre in Provincia di Bolzano, Valle d'Aosta e Marche non si supera l'82%, con il capoluogo altoatesino addirittura al 68,8%.
MENINGOCOCCO C - Ancora piu' bassa la cifra per il meningococco C, protagonista negli ultimi mesi di diversi focolai soprattutto in Toscana, sceso nel 2014 al 74,9%.
HPV - La vaccinazione contro il papillomavirus, che protegge da diversi tipi di tumore e che in Italia è offerta alle ragazze, ha una copertura del 54,4% per la coorte delle nate nel 2002. La Toscana supera il 75% di copertura, unica in Italia, mentre la Provincia di Bolzano si ferma al 22,1% e la Sicilia al 30,1%.
INFLUENZA - Anche la vaccinazione antinfluenzale in Italia arranca, con una coperture tra gli over 65, per cui è consigliata, che non raggiunge il 50%, e con la sola Umbria che supera il 60%. (ANSA).

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FONTE ANSA