In questo appuntamento con Basta La Salute Gerardo D’Amico si porta nelle stazioni italiane dove in collaborazione con Trenitalia l’associazione Incontra Donna onlus ha organizzato visite gratuite alle passeggere, per il mese della prevenzione del cancro al seno. Vedremo poi all’opera il robot-chirurgo, parleremo di riabilitazione post ictus, di come comunicare una diagnosi soprattutto se si tratta di malattie importanti, e di animali selvatici in città.

Non è facile parlare di tumore metastatico, ma dobbiamo insieme abbattere questo muro di paura e non lasciare sole le persone che vivono una situazione oncologica di maggiore difficoltà.
Ci sono cure eccellenti, percorsi che non sono facili, ma esiste la cronicizzazione di malattia. E la voglia di vivere e di non mollare devono essere sempre al primo posto:
un grazie alla nostra Amica Alessandra Lalli, che anche in questa intervista ci insegna proprio questo.
Noi di IncontraDonna Onlus ci impegneremo a sostenere i pazienti con uno stato di malattia più avanzato perché insieme si affronta meglio!

#nevergiveup

Nel 2016 arriva la diagnosi di metastasi. Quella parola che non vorresti mai sentire. Una massa all’altezza dello sterno che arriva dopo anni, ben otto, a ricordare quel tumore del seno che sembrava esser stato sconfitto. Alessandra Lalli, 56 anni, si racconta così alla Dire presentando la sua vita sotto terapia, il lavoro in una scuola dell’infanzia, due figli da crescere, l’amore per i viaggi e la voglia di capire fino in fondo questa malattia contro cui combatte senza sosta.

"Donata", cosi definisce il suo impegno nell’Associazione IncontraDonna.  Una strada attraverso cui molte donne come lei possono seguire dei corsi, formarsi e comprendere meglio la propria condizione, aiutarsi e condividere.

 

Le autodiagnosi e la promessa delle cure miracolose sono facili tentazioni nel mondo del web e dei social. “Rimanere con i piedi per terra”. E’ questo l’appello che Alessandra lancia. Anche quando la speranza vacilla, la consapevolezza fa male,  mai credere agli inganni che portano via energia, ragione e pezzi di vita. Rimanere ancorati alle evidenze della medicina e agli specialisti.  Una testimonianza, la sua, che arriva proprio in occasione della campagna promossa dalla Fondazione Aiom con la presentazione del portale ‘Tumorimaèveroche?’contro le fake news in oncologia.

“Sto vivendo con il cancro”. La parola metastasi impressiona e semina paura. Eppure Alessandra ha scelto di pronunciarla, anche ai suoi figli. Perché appena passano gli effetti delle terapie, dopo il primo giorno di fatica e stanchezza, rimette le scarpe ed è pronta per il prossimo viaggio.

 

Silvia Mari