Remare per la salute: il canottaggio alleato straordinario per la prevenzione del Linfedema

Questa mattina il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha visitato l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. In occasione della visita è stata proiettata un’anteprima del filmato di promozione del trial clinico dedicato alla prevenzione del Linfedema. Scopo del Trial è quello di fornire a questa categoria di pazienti una presa in carico precoce che includa come trattamento di prima linea un programma di attività fisica progressiva integrata con la pratica del canottaggio.

Il progetto promosso da IDI-IRCCS di Roma con la partnership scientifica della Fondazione IncontraDonna, del Policlinico Gemelli di Roma, dell’ospedale Cristo Re, Ospedale Policlinico Umberto I e molti altri centri di cura e ricerca.

Il Ministro Abodi è stato accolto dal Presidente della Fondazione Luigi Maria Monti, Padre Giuseppe Pusceddu, e dal Consigliere Delegato della Fondazione, Dott. Alessandro Zurzolo. Il ministro intervenendo ha dichiarato: “Il rapporto tra lo sport e la salute, grazie alla disponibilità e al senso della collaborazione del Ministro Schillaci, sarà sempre più intenso, sempre più sistematico, sempre più quotidiano, sempre più comunicato. Lo sport ha una forza poderosa non soltanto per il nostro fisico, ma anche per la psiche e la nostra anima soprattutto nelle persone che hanno avuto inciampi nella vita. La malattia – ha concluso Abodi –  se si riesce a cogliere nella sua essenza più profonda,  consente una rivisitazione di sé stessi in questi tempi così veloci e a volte oserei dire superficiali. Iniziative come queste ci permettono di confrontarci quotidianamente su tematiche così importanti che meritano la massima attenzione”.

Il filmato promozionale del trial della durata di sette minuti è stato realizzato dall’Ufficio Comunicazione dell’IDI con il supporto tecnico di Urbivision e della regia di Oreste Bocco. Il video raccoglie brevi interviste di medici e specialisti impegnati nello studio del trial clinico e riporta le testimonianze di alcuni pazienti che partecipano al percorso. Le riprese esterne sono state realizzate al circolo sportivo della RAI, partner dell’intero progetto.

I pazienti arruolati, sotto il controllo di un’equipe di Istruttori Federali referenti della Federazione Italiana Canottaggio (FIC) preventivamente formati riguardo alle problematiche inerenti il Linfedema e del personale medico e fisioterapico che partecipa allo studio, sono inseriti in un percorso integrato di esercizi muscolari con resistenze lentamente progressive e un’attività di voga con avviamento alla pratica del canottaggio per 12 mesi di attività con sessioni bisettimanali della durata di 90 minuti ciascuna presso il Circolo Sportivo della Rai Radiotelevisione Italiana in Roma.

In Italia si registrano oltre 40.000 nuovi casi di Linfedema ogni anno. Un dato allarmante per quella che può essere definita la complicanza di interesse riabilitativo più frequente in ambito oncologico.

Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come una corretta alimentazione e la pratica di attività  fisica siano importanti fattori nella prevenzione del Linfedema che vede nell’aumento del peso corporeo e  nella sedentarietà due dei principali fattori di rischio.

La letteratura scientifica in materia non riporta un aumentato rischio di sviluppo della patologia linfatica associata alla pratica di attività fisica progressiva con o senza resistenze.

È da tenere presente, tuttavia, che i risultati degli studi presi in esame sono piuttosto eterogenei in relazione alla varietà dei programmi di esercizio testati e delle diverse modalità di valutazione. Sono pertanto necessari ulteriori approfondimenti per meglio conoscere l’effettivo beneficio dell’esercizio fisico nel corso del tempo e per determinarne le caratteristiche essenziali (modalità, intensità, frequenza, durata, tempi) in base al tipo e alla gravità della patologia.

Per valutare l’impatto sulle variabili cliniche e sullo stato di salute, sulla qualità di vita e sugli aspetti psicologici dei pazienti che parteciperanno al trial, lo studio prevede l’utilizzo di valutazioni clinico strumentali ed una serie di questionari standardizzati e validati sugli aspetti psicologici e sulla Qualità della Vita.