I tumori hanno un 'freno' naturale, che azionano in casi particolari per bloccare la crescita delle loro stesse metastasi. Questo sorprendente meccanismo di autoregolazione è stato osservato per la prima volta nei topi con cancro della mammella e nelle cellule prelevate da pazienti colpite dalla stessa malattia: se confermato, in futuro potrebbe diventare bersaglio per nuove terapie di precisione. Grazie ad una serie di esperimenti sui topi, i ricercatori hanno scoperto che la massa del tumore primario può agire a distanza sulle cellule metastatiche per 'congelarne' lo sviluppo. Lo fa producendo una molecola, chiamata interleuchina-1 beta (IL-1 beta), che induce il sistema immunitario a scatenare una risposta infiammatoria: cellule immunitarie si diffondono così in tutto l'organismo e, una volta raggiunte le cellule metastatiche nelle loro 'nicchie', le bloccano prima ancora che possano generare il tumore secondario.    Un meccanismo del tutto simile sembra essere presente anche negli esseri umani: su 215 pazienti con tumore del seno ad alto rischio di metastasi, si è registrato un tasso di sopravvivenza più elevato in quelle donne che avevano sviluppato la risposta infiammatoria producendo alti livelli di interleuchina-1 beta.

Nature Cell Biology  Garvan Institute of Medical Research, in collaborazione con il Brigham and Women's Hospital e il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, l'Università di Harvard e il Massachusetts Institute of Technology (Mit).