La prevenzione è la migliore arma per mantenere un buono stato di salute. Se la vita media di uomini e donne si è progressivamente allungata negli ultimi anni lo dobbiamo anche alla prevenzione primaria e secondaria.

La primaria è l’attenzione a mantenere un buon stato di salute, attraverso stili di vita, vaccinazioni, conoscenza di eventuali fattori ereditari, ecc.

Quella secondaria ci fa sottoporre a visite, test ed indagini strumentali che possono evidenziare un eventuale problema di salute in una fase talmente precoce da permetterci di risolverlo per tempo. Anche per il tumore del seno esistono diverse modalità di prevenzione, ma una è importantissima: la Mammografia!

 

Screening Mammografico

Il programma di Screening Mammografico prevede, per le donne di 50-69 anni, l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni, su chiamata della ASL di residenza. Qualora questa indagine evidenziasse una alterazione significativa, la donna verrà richiamata per approfondimenti.

Aderire allo Screening è un’ottima arma per combattere il tumore del seno e poterlo diagnosticare precocemente.

 

Cosa fare se si è fuori dall’età dello Screening?

Sottoporsi periodicamente (annualmente) ad una visita al seno da un medico di fiducia (medico di famiglia, ginecologo, centro di senologia)

Nelle giovani donne fino ai 30/35 anni l’esame più indicato, insieme con la visita clinica, è l’ecografia.

Tra i 35 e i 50 anni, ed oltre i 70, il tipo di esame da eseguire viene stabilito dal medico di fiducia in base al tipo di seno ed ai fattori di rischio (privilegiando la mammografia)

Legge 23 dicembre 2000, n. 388 mammografia con esenzione dal ticket, ogni due anni, per tutte le donne di età compresa fra 45 e 69 anni.

 

Mammografia: è un esame radiologico che utilizza un dosaggio estremamente basso di radiazioni. La mammella viene compressa tra due superfici e questo consente di evidenziare eventuali alterazioni della densità del tessuto, noduli, microcalcificazioni, distorsioni e asimmetrie della ghiandola. Esistono diverse tecnologie (digitale e tomosintesi sono certamente le più avanzate) tutte sostanzialmente valide. Il radiologo può richiedere di eseguirla tra 7° e 14° giorno del ciclo mestruale.

 

Ecografia: è un esame che utilizza gli ultrasuoni (non radiazioni) per rilevare alterazioni della ghiandola mammaria. Può dare informazioni anche sulla vascolarizzazione (color e power Doppler) e sulla elasticità dei tessuti (elastosonografia). Può essere eseguita in qualunque periodo del ciclo mestruale.

Mammografia ed Ecografia sono tra loro complementari e l’una non esclude l’altra.

 

Risonanza Magnetica (RM con mezzo di contrasto): è una indagine che utilizza un campo magnetico (non radiazioni). Viene consigliata esclusivamente dallo specialista come approfondimento o a completamento di indagini, in casi selezionati ove sia necessario evidenziare nel dettaglio la vascolarizzazione dei tessuti. Per eseguirla viene richiesto un esame della funzionalità renale (creatininemia). Non è sostitutiva della mammografia né della ecografia. Nelle donne in età fertile va eseguita tra 7° e 14° giorno del ciclo mestruale.

 

Prelievi di cellule o tessuto: La possibilità di un prelievo viene stabilita dallo specialista senologo in relazione a quanto evidenziato dalla mammografia/ecografia. In molti casi può evitare un intervento chirurgico inutile. Nel caso, invece, di un tumore al seno, ci permette una dettagliata programmazione dell’intervento stesso.

Inoltre, i recenti progressi tecnologici e scientifici consentono una caratterizzazione sempre più precisa del tessuto esaminato (recettori ormonali, c erb B2, Mammaprint, Oncotype ecc), con la possibilità di attuare cure sempre più efficaci e personalizzate. Oggi la percentuale di guarigione in donne che regolarmente effettuano esami di prevenzione, supera il 90%.

 

Agoaspirato: è un prelievo di cellule (esame citologico) effettuato con un semplice ago da siringa, guidato spesso con l’ecografia, all’interno di un nodulo o di un’area di ghiandola, meritevole di approfondimento. Questa metodica è minimamente invasiva, non necessita di anestesia locale, e, nel caso di un tumore del seno può dare una attendibilità fino al 97%.

 

Biopsia: è un prelievo di tessuto (esame istologico) effettuato con un ago di circa 1-2 mm di calibro, in grado di asportare piccoli frammenti di tessuto (aghi tipo Precisa) e si effettua con anestesia locale. Anche questo prelievo viene eseguito prevalentemente con la guida dell’ecografia e si effettua sempre ambulatorialmente. Si ottiene

 

VABB (VACUUM ASSISTES BREAST BIOPSY): è un prelievo di tessuto (esame istologico) effettuato con un ago di poco superiore ai 2 mm (probe) attraverso una minima incisione della cute (2-3 mm). Si effettua in anestesia locale, necessita di apparecchiature dedicate, tecnologicamente molto avanzate in grado di centrare con esattezza noduli e microcalcificazioni sia con guida ecografica che radiologica (stereotassica).

 

Nessun tipo di prelievo di cellule o di tessuto è causa di disseminazione di cellule; sono prelievi da effettuare, quando si rende necessario definire la natura di una lesione trovata dalla mammografia – ecografia – risonanza magnetica.

 

Prof.ssa Adriana Bonifacino

Responsabile Unità di Diagnosi e Terapia in Senologia

U.O.C. di Oncologia Medica

A.O. Sant’Andrea Roma

Sapienza Università di Roma