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Fegato e vie biliari

Ultimo aggiornamento:
18 Settembre 2025

Tempo di lettura:
2 minuti

Di: LORENZA RIMASSA

Immagine di copertina del vademecum

Fegato e vie biliari

L’epatocarcinoma è la forma di tumore del fegato più comune negli adulti; ha origine negli epatociti (il principale tipo di cellule del fegato). Può esordire come nodulo singolo o in forma multifocale con più noduli. Una quota minore ma in incremento è rappresentata dal colangiocarcinoma o tumore delle vie biliari (i tubicini in cui passa la bile).

DATI EPIDEMIOLOGICI

Nel 2024 i nuovi casi di epatocarcinoma nel nostro Paese sono stati 12.600 e l’incidenza risulta doppia tra gli uomini rispetto alle donne. La sopravvivenza a 5 anni è del 22% per entrambi i generi. In totale sono 30.200 i pazienti vivi con precedente diagnosi. Le diagnosi di carcinoma delle vie biliari sono 5.400 l’anno e la sopravvivenza a 5 anni è circa il 15%. I pazienti viventi con diagnosi di tumore delle vie biliari sono circa 12.700.

I virus dell’epatite aumentano il rischio di malattia?

La maggior parte dei casi di epatocarcinoma insorge in pazienti con epatopatia cronica. Più del 70% dei casi è causato dall’infezione da virus dell’epatite C (HCV) o dell’epatite B (HBV). Circa 1/3 dei casi è associato all’abuso di alcol e sono in incremento i casi legati a eziologia metabolica (obesità, diabete, altro). I medesimi fattori di rischio possono essere associati all’insorgenza di colangiocarcinoma, mentre altri fattori di rischio sono calcoli e infiammazioni croniche delle vie biliari. I pazienti ad alto rischio (cirrosi
epatica, infezione cronica da HBV o HCV) devono essere sottoposti ad ecografie del fegato semestrali per verificare l’eventuale presenza della neoplasia. Per la prevenzione primaria delle forme a eziologia virale sono fondamentali la vaccinazione contro l’infezione da HBV e la campagna di screening per l’infezione da HCV lanciata dal Ministero della Salute e attivata in diverse regioni italiane.

I sintomi più frequenti quali sono?

I tumori del fegato non danno inizialmente sintomi specifici e solo in fase più avanzata possono dare dolore e senso di tensione addominale, perdita di peso, stanchezza, diminuzione dell’appetito. Per i tumori delle vie biliari ci possono essere anche ittero, urine scure (colore marsala) e feci chiare (ipocromiche).

Per diagnosticare le malattie?

Per la diagnosi e la stadiazione si ricorre ad esami radiologici, come ecografia, TAC, risonanza magnetica (anche colangio-RM), per alcuni tumori delle vie biliari, colangiopancreatografia retrograda endoscopica (CPRE) e alla biopsia per esame istologico.

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