Nonostante malattie cardiovascolari e neoplasie siano comunemente considerate due condizioni separate, hanno invece molti punti di contatto, tra cui numerosi fattori di rischio condivisi come per es. obesità, diabete, infiammazione cronica, strettamente legati a stili di vita non salutari, in presenza di una predisposizione genetica.
Nel 2024, in Italia, sono state stimate oltre 390.000 nuove diagnosi di cancro (dati AIOM), in costante crescita anche per la diffusione di stili di vita scorretti. L’eccesso di peso rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare e oncologico e, nel nostro Paese, circa il 36% della popolazione è sovrappeso e il 12% è francamente obeso, con un preoccupante incremento di eccesso ponderale in età infantile, soprattutto al sud.
Come si definiscono la sindrome metabolica, il diabete e l’obesità?
Per sindrome metabolica intendiamo una condizione complessa in cui sono contemporaneamente presenti fattori di rischio di diabete e di patologie cardiovascolari: circonferenza addominale, glicemia, colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa. Il diabete è un disordine metabolico dovuto a un difetto della secrezione o dell’azione periferica dell’insulina e caratterizzato da livelli di glucosio pari o superiori a 126 mg/dl. L’obesità è invece una condizione di eccesso di massa grassa, definito in base ad un rapporto tra peso (in chilogrammi) e altezza al quadrato (in metri) pari o superiore a 30 (25 per il sovrappeso). L’obesità centrale è un accumulo di adipe a livello addominale, definita da una circonferenza della vita misurata all’altezza dell’ombelico superiore a 102 cm nel maschio e 88 cm nella femmina. Rappresenta il minimo comun denominatore della sindrome metabolica, in cui si associa al diabete di tipo 2 o ad una condizione di prediabete, all’ipertensione arteriosa, e alla cosiddetta dislipidemia aterogena, ovvero a livelli di trigliceridi superiori a 150 mg/dl e di colesterolo HDL inferiori a 40 mg/dl nel maschio e a 50 mg/dl nella femmina.
Da cosa sono causate queste condizioni?
Lo sviluppo di queste condizioni è strettamente legato a stili di vita non salutari, in particolare alimentazione scorretta e sedentarietà, in presenza di una predisposizione genetica.
Come si prevengono e si curano?
La prevenzione si basa sull’adozione di stili di vita salutari fin dall’infanzia oppure, se ciò non è avvenuto, su modifiche da apportare il prima possibile nell’età adulta (dieta equilibrata, esercizio fisico, astensione dal fumo e dall’abuso di alcool). Tali modifiche sono di fondamentale importanza anche una volta che queste condizioni si sono manifestate, unitamente all’assunzione di farmaci da concordare con il medico curante.
Prevenzione, quindi, ma anche corretta gestione della patologia una volta diagnosticata per evitare complicanze che possono essere anche gravi.