Si definisce tumore metastatico una neoplasia che tramite i vasi sanguigni e linfatici si diffonde dall’organo di origine in altre sedi dell’organismo.
Solo le cellule dei tumori maligni, e non quelle dei tumori benigni, sono in grado di metastatizzare. Nella maggior parte dei casi la malattia metastatica non è guaribile, ma sicuramente curabile, ossia può essere controllata e cronicizzata con i farmaci.
Nello specifico, le sedi principali di metastatizzazione del tumore della mammella variano in base al sottotipo istologico: i tumori ormono responsivi (che esprimono il recettore per gli estrogeni e/o progesterone, HER2 negativi) metastatizzano più frequentemente alle ossa e ai linfonodi, mentre le neoplasie HER2 positive e triplo negative tendono a diffondersi principalmente al fegato, ai polmoni e all’encefalo.
I trattamenti per fronteggiare la patologia metastatica sono molteplici: chirurgia, radioterapia e terapia farmacologica. Mentre i trattamenti farmacologici hanno l’obiettivo di rallentare in modo globale l’evolvere della neoplasia, chirurgia e radioterapia sono impiegate per controllare determinate sedi di malattia e nella maggior parte dei casi per alleviare sintomi (ad esempio: la radioterapia sulle metastasi ossee per ridurre il dolore).
Esistono diversi tipi di trattamenti farmacologici, che variano in base al tipo di tumore: chemioterapia, terapie a bersaglio molecolare, immunoterapia, ormonoterapia e i più recenti anticorpi farmaco coniugati (con possibilità di utilizzarli anche in combinazione).
Attualmente l’oncologia ha come obiettivo il raggiungimento di una terapia sempre più personalizzata e di precisione, volta alla ricerca di specifiche mutazioni genetiche in base alle quali scegliere farmaci sempre più selettivi, aumentando quindi la probabilità di un prolungato controllo della malattia. Spesso suddetti farmaci di precisione (a bersaglio molecolare) sono meglio tollerati rispetto alla chemioterapia poiché colpiscono specificamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane dell’organismo. In generale, i trattamenti oggi proposti (compresa la chemioterapia) sono ben tollerati, garantendo una buona qualità di vita relazionale, lavorativa, di famiglia e di coppia. Per l’utilizzo di molti di questi farmaci sono necessarie valutazioni molecolari da eseguire o sul campione di tessuto tumorali (immunoistochimica, FISH e NGS) oppure mediante prelievo del sangue (test genetici e biopsie liquide).
Attualmente l’oncologia ha come obiettivo il raggiungimento di una terapia sempre più personalizzata e di precisione, volta alla ricerca di specifiche mutazioni genetiche in base alle quali scegliere farmaci sempre più selettivi, aumentando quindi la probabilità di un prolungato controllo della malattia. Spesso suddetti farmaci di precisione (a bersaglio molecolare) sono meglio tollerati rispetto alla chemioterapia poiché colpiscono specificamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane dell’organismo. In generale, i trattamenti oggi proposti (compresa la chemioterapia) sono ben tollerati, garantendo una buona qualità di vita relazionale, lavorativa, di famiglia e di coppia. Per l’utilizzo di molti di questi farmaci sono necessarie valutazioni molecolari da eseguire o sul campione di tessuto tumorale (immunoistochimica, FISH e NGS) oppure mediante prelievo del sangue (test genetici e biopsie liquide).