L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità” in cui l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella riduzione del rischio di numerose patologie croniche come diabete, ipertensione, obesità e malattie cardiovascolari.
La sana alimentazione si basa sull’equilibrio dato da varietà degli alimenti, moderate quantità e attenzione alla qualità nutrizionale. Frutta, verdura, cereali integrali, legumi, proteine magre e grassi insaturi, come quelli contenuti nell’olio d’oliva e nel pesce, sono alleati della salute.
Al contrario, un consumo eccessivo di alimenti ricchi di zuccheri, grassi saturi e sale può favorire infiammazioni, squilibri metabolici e aumentare il rischio di malattie.
Un modello alimentare riconosciuto per equilibrio e benefici è la dieta mediterranea. Si basa su un apporto prevalente di carboidrati complessi (pane, pasta, cereali), che forniscono il 50-65% dell’energia quotidiana. Gli zuccheri semplici, contenuti soprattutto nella frutta, sono limitati.
I grassi, circa il 25% delle calorie, derivano principalmente dall’olio extravergine d’oliva, ricco di grassi “buoni”. Le proteine coprono fino al 15% del fabbisogno e provengono da fonti vegetali (come legumi) e animali, in particolare pesce, carni bianche, uova, latticini, con un consumo moderato di carni rosse.
Fondamentali anche le fibre, presenti in frutta, verdura e cereali integrali.
Si consiglia il consumo quotidiano di almeno 3 frutti e 2 porzioni di verdure,
legumi 3 volte a settimana.
A completare uno stile di vita sano, l’attività fisica va praticata con regolarità: aiuta a mantenere un peso adeguato, migliora l’umore e favorisce la socialità, soprattutto nei più giovani.
Le abitudini alimentari si formano fin dalla prima infanzia e influenzano profondamente la qualità della vita diventando un concreto strumento di prevenzione. Educare fin da piccoli a una corretta alimentazione è fondamentale. Le scelte quotidiane diventano abitudini e le abitudini, nel tempo, diventano stile di vita.
Promuovere la consapevolezza alimentare nelle scuole, nelle famiglie e sui social può contribuire a creare una società più sana e più longeva.