VIDEO – STORIA DI ALESSANDRA “IO, METASTATICA, STO VIVENDO CON IL CANCRO”

Nel 2016 arriva la diagnosi di metastasi. Quella parola che non vorresti mai sentire. Una massa all’altezza dello sterno che arriva dopo anni, ben otto, a ricordare quel tumore del seno che sembrava esser stato sconfitto. Alessandra Lalli, 56 anni, si racconta così alla Dire presentando la sua vita sotto terapia, il lavoro in una scuola dell’infanzia, due figli da crescere, l’amore per i viaggi e la voglia di capire fino in fondo questa malattia contro cui combatte senza sosta.

“Donata”, cosi definisce il suo impegno nell’Associazione IncontraDonna.  Una strada attraverso cui molte donne come lei possono seguire dei corsi, formarsi e comprendere meglio la propria condizione, aiutarsi e condividere.

 

Le autodiagnosi e la promessa delle cure miracolose sono facili tentazioni nel mondo del web e dei social. “Rimanere con i piedi per terra”. E’ questo l’appello che Alessandra lancia. Anche quando la speranza vacilla, la consapevolezza fa male,  mai credere agli inganni che portano via energia, ragione e pezzi di vita. Rimanere ancorati alle evidenze della medicina e agli specialisti.  Una testimonianza, la sua, che arriva proprio in occasione della campagna promossa dalla Fondazione Aiom con la presentazione del portale ‘Tumorimaèveroche?’contro le fake news in oncologia.

“Sto vivendo con il cancro”. La parola metastasi impressiona e semina paura. Eppure Alessandra ha scelto di pronunciarla, anche ai suoi figli. Perché appena passano gli effetti delle terapie, dopo il primo giorno di fatica e stanchezza, rimette le scarpe ed è pronta per il prossimo viaggio.

 

Silvia Mari

Vitamina D arma contro il tumore del colon-retto

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Alte concentrazioni nel sangue di vitamina D potrebbero svolgere il ruolo di scudo protettivo contro il tumore del colon-retto. A tornare su un argomento largamente trattato in letteratura è uno studio internazionale nato dalla collaborazione di ricercatori europei, americani e asiatici, pubblicato sul Journal of the National CancerInstitute.

Premessa
Oltre ad esser disponibile sotto forma di integratori, la vitamina D è sintetizzata nella pelle attraverso l’esposizione alla luce solare e in percentuali minori proviene dagli alimenti, come pesce, carne e cereali. Nota per il suo ruolo nel mantenimento della salute dell’osso, è stato già ipotizzato che possa ridurre il rischio di sviluppare tumori del colon retto attraverso diverse vie metaboliche implicate nella regolazione cellulare. Tuttavia studi precedenti non davano risposte univoche in materia. Per fare chiarezza su questo, ad unire le loro forze sono stati quasi 20 centri di ricerca medica di altissimo livello tra cui quello dell’American Cancer Society, l’Harvard T.H. Chan School of Public Health e ll’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il rischio di sviluppare cancro del colon-retto nel corso della vita riguarda “una donna su 24 e di un uomo su 22” ed “è la seconda causa di decessi attribuibili a tumore in entrambi i sessi”, spiega Sabina Sieri, epidemiologa presso la Fondazione IRCCS-Istituto Nazionale dei Tumori e co-autore dell’articolo.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 5.700 casi di tumore del colon-retto e 7.100 casi controllo, appartenenti a 17 coorti. Rispetto ai soggetti con concentrazioni di vitamina D circolanti ritenute adeguate per la salute dell’osso (tra 50 e 62 nmol/L), quelli con concentrazioni più basse hanno presentato un rischio maggiore del 31% di sviluppare questa neoplasia nel corso di un periodo di follow up di circa 5,5 anni. Quelli invece che presentano livelli ematici di vitamina D superiori (75-100 nmol/L) a quelli consigliati avevano un rischio inferiore del 27% di andare incontro a tumore del tratto colorettale. Protezione che si presentava però in modo più evidente nelle donne. Ciò suggerisce, conclude Sieri, che i livelli “raccomandati per la salute delle ossa potrebbero essere inferiori a quelle che sarebbero ottimali per la prevenzione del tumore del colon-retto”.

Da:http://www.popsci.it/canali-medicina/tumore-seno-ovaio/tumore-mammario-primo-raffronto-fra-i-test-riscontra-variabilita.html?tck=FBE29D9A-E25C-4F97-9CFB-94C494019C03

Il ballo e le arti marziali come supporto psicofisico ai pazienti grandi e piccoli operati di tumore

«Dancing with Health», progetto dedicato alle donne operate al seno. E «Kids Kicking Cancer» per aiutare i bambini ad affrontare cure e riabilitazione

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Scoprire di essere affetti da un tumore o da una malattia cronica sconvolge la vita. Affrontare la patologia, impegnarsi per guarire, aderire alle terapie mediche proposte non è sempre facile, come difficilissima risulta la gestione di sentimenti negativi quali la rabbia, lo sconforto e la voglia di isolarsi dal resto del mondo. 

Il ballo e le arti marziali possono rappresentare due modi per imparare a gestire i propri sentimenti e affrontare la malattia. Sembra essere proprio questo il messaggio che arriva da due realtà differenti, ma che in fondo hanno uno stesso obiettivo: aiutare chi soffre di una grave malattia a guarire cercando di offrire quella serenità indispensabile per seguire il trattamento farmacologico o riabilitativo, anche se durissimo.

>> LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO PUBBLICATO SU WWW.LASTAMPA.IT

 

 

AUDIO – Le donne e il coraggio: Carolyn Smith e Adriana Bonifacino si raccontano ai microfoni di Rairadiouno

Puntata VITTORIE di RAIRADIOUNO: Le donne e il coraggio

Data: 17 giugno 2018

 

Nata a Glasgow, in Scozia, Carolyn Smith è danzatrice e coreografa di successo. Nota in Italia per far parte della giuria del programma TV “Ballando con le stelle”. Ma Carolyn – sorridente, solare ed energica – è soprattutto una donna che non si arrende. Ha la grinta di chi sa decidere, quando persegue senza cedimenti il suo grande sogno: la danza. A 5 anni comincia con la classica, cui affianca esperienze di ballo moderno, jazz e afro. A soli 15 anni è finalista ai Campionati europei e mondiali di performance latino americane. Ha lo spirito del combattente quando – contro il parere della famiglia – lascia il Regno Unito per trasferirsi nel nostro paese inseguendo un amore italiano. La relazione – breve – le lascia solitudine e amarezza. Ma recupera entusiasmo e voglia di ritrovarsi accanto al secondo marito – Tino – anche lui ballerino e insegnante. Instancabile compagno di lavoro e di vita. Ha l’animo del guerriero quando scopre di avere un tumore al seno. Una malattia che affronta con coraggio, senza arrendersi. Continuando a lavorare. Per rendere quell’intruso – come lo battezza – per quanto difficile da accettare, uno strumento di crescita, personale e collettiva. Un’ emozione da controllare, come un movimento di danza. E da rimuovere, con il sorriso.  Per dare speranze a tutte le donne che come lei vivono questo dramma.

Nata a Roma Adriana Bonifacino è Responsabile dell’Unità di Diagnosi e Terapia in Senologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma e Presidente di IncontraDonna Onlus. Vedova, con un figlio che lavora come chef da sei anni in Olanda, Adriana ha una idea fissa in testa: tutelare la salute dei più deboli e delle donne. Un progetto che porta avanti con passione, fermezza, competenza. Lo fa come ricercatrice: membro qualificato di gruppi di lavoro del Ministero della Salute e di Organismi internazionali, opera per definire e applicare sul campo linee di prevenzione del tumore al seno.  Lo fa come persona: impegnata nel volontariato, promuove stili di vita a sostegno del benessere fisico e mentale delle donne. E assistenza medica a chi vive ai margini della società. Lo trasmette ai suoi studenti, come docente di Oncologia medica alla Sapienza di Roma, come insegnante in corsi di specializzazione e master. Nella capitale e in molte altre città italiane ed estere. Il suo rammarico: non essere riuscita a restituire il sorriso a tutte le pazienti in cura. Il suo più toccante ricordo: l’incontro con Madre Teresa di Calcutta, da cui ha imparato a scoprire negli altri il valore della vita e la bellezza del mondo.

“La prevenzione è una forma di… Sapienza!” – Un progetto di prevenzione primaria e secondaria, in collaborazione con IncontraDonna Onlus, dedicato ai dipendenti di SAPIENZA Università di Roma

E’ stato un grande successo! 600 iscritti e a pochi giorni di distanza già numerose le domande agli specialisti che giungono sul nostro sito. Risponderemo a tutti. In aula già moltissime le curiosità emerse da parte del pubblico alle quali gli specialisti hanno risposto con un linguaggio efficace e convincente. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un progetto che vedrà IncontraDonna al fianco di Sapienza e delle istituzioni universitarie in genere, per un percorso di formazione che porti alla conoscenza e ad abbattere le false notizie sula salute. Portare la salute nei luoghi di lavoro è un dovere.

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Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

 

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Il giorno 19 maggio si è tenuto l’ultimo dei nostri incontri di “Formazione/informazione”

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche
 
Il giorno 19 maggio si è tenuto presso la sede universitaria di Via dei Marsi, l’ultimo dei nostri incontri di “Formazione/informazione” che ha visto gli interventi della Giornalista Silvia Mari ​,dell’ Avvocato Stefania Stemperini e della Professoressa Adriana Bonifacino che sonno rispettivamente intervenute su:​
 
Dott.ssa Stefania Stemperini (Avvocato):  Diritti, previdenza e tutela del paziente
Dott.ssa Silvia Mari (Giornalista):  Chi sono i previvors? Vivere sapendo di avere un alto rischio genetico al cancro
Prof. Adriana Bonifacino (Presidente IncontraDonna Onlus) : IncontraDonna oggi.
 
 
​Come sempre numeropse e molto partecipi le donne presenti in sala.​

La  Presidente di ID e la Professoressa Giovagnoli, che con Professoressa Antonella Campana hanno organizzato tutto il percorso iniziato a settembre, hanno consegnato ai piu’ “fedeli”  partecipanti un attestato di presenza.

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Chi sono i previvors? Vivere sapendo di avere un alto rischio genetico al cancro del seno e dell’ ovaio’
Testimonianza di Silvia Mari (19 maggio 2018)

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

DANCING WITH HEALTH

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

The basic view of DANCING WITH HEALTH is that sport for cancer patients has a double role. The first is connected with physical education, movement and health information, concepts contained in the primary directions of the EU. The other role is connected with learning and education. Through training, patients can be supported by skilled experts who can properly accompany them in their difficult path of treatments and recovery.

 

Study findings indicate that cancer patients experience elevated levels of psychological distress and depression in response to diagnosis and treatment. Therefore, current cancer care increasingly incorporates psychosocial interventions to help patients come to terms with changes in their body, address distorted body images, deal with unresolved grief, restore hope, increase emotional expression, reduce isolation and improve self-esteem. Research results have indicated that such comprehensive care has improved cancer patients’ quality of life.

 

Creative arts therapies such as dance/movement have been used to aid in the care of cancer patients and in their recovery. The physical benefits of dance therapy as exercise are well documented. Studies have shown that physical activity is known to increase special neurotransmitter substances in the brain (endorphins), which create a state of wellbeing. And total body movement such as dance enhances the functions of other body systems, such as circulatory, respiratory, skeletal, and muscular systems. Today dance/movement therapy is a well recognized form of complementary therapy used in hospitals as well as at the comprehensive clinical cancer centres.

 

Considering this, the project wants:

a) to promote physical activity in the form of dance to breast cancer survivors and women who are concluded their treatment aged 30-65 by offering an innovative dance protocol to involve them in a moderate / vigorous physical activity and as a consequence

b) to make women accept and reconnect with their bodies, build new self-confidence, enhance self-expression, address feelings of isolation, depression, anger and fear and to strengthen personal resources and above all, to do a physical activity necessary for their well being.

c) to train dance teachers and experts in physical education with specific skills in the participating countries in order to standardize the protocol and make it transferable and replicable also in other contexts and countries. The training will be organized using the train the trainers methodology in order to trigger a cascade effect and involve more operators in the sector.

d) to organize multipliers events open to the public to inform them about the project and of other topics as the Importance of physical activity for the maintenance of health status; Physical activity in the prevention and treatment of diseases; Dance and its psychological and physiological effects; Breast Cancer and Exercise.

 

For more information about the project visit www.dancing-health.eu

Il progetto “Dancing With Health”

IncontraDonna onlus,in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, Istituto Europeo per lo sviluppo economico (ISES), ed altri partner europei, ha ideato e promosso DANCING WITH HEALTH, un progetto europeo co-finanziato dal programma Erasmus+ SPORT dell’Unione Europea, il cui obiettivo è quello di sostenere e aiutare le donne che hanno avuto tumore al seno attraverso la danza nel recupero di una vita normale. Il progetto ha una valenza medico-scientifica e deve, necessariamente, poter offrire una ‘valutazione’ oggettiva dei miglioramenti psico-fisici nella casistica dei singoli pazienti.

Il progetto pilota 2019

Il progetto pilota è a numero chiuso (riguarderà un gruppo di 12 donne con età compresa tra 30 e 65 anni la cui diagnosi di tumore non risalga a più di tre anni fa). Il corso inizierà nel gennaio 2019, avrà una durata di 4 mesi (32 sedute), la frequenza sarà di 2 volte a settimana. Le lezioni si terranno nella zona di Roma nord.
Al fine di rendere puntuale la valutazione scientifica del “benessere” dei corsisti prima e dopo il corso sono previsti una semplice valutazione fisica e la somministrazione di un questionario all’inizio e alla fine del corso.

Per partecipare non è necessario saper ballare o aver frequentato scuole di danza. Scopo di questo progetto pilota è la valorizzazione della danza come strumento di allenamento fisico, ma anche artistico e di consapevolezza psichica, per un ritorno alla vita normale dopo la diagnosi e la cura di un tumore del seno.

Le persone che volessero aderire al progetto pilota nell’inviare la propria candidatura oltre alle informazioni anagrafiche, recapito telefonico e mail, sono invitate a specificare il luogo del domicilio, l’occupazione e se siano previsti nel loro iter terapeutico interventi imminenti di natura generale o legati alla ricostruzione mammaria. Verranno prese in considerazione per selezioni solo le domande già complete di tali dati.

Tutte le persone che non dovessero essere incluse in questa prima fase, potranno poi esserlo in un secondo momento, in attività simili future o in step successivi del medesimo progetto.

Per l’invio di eventuali candidature e richiesta di informazioni sul progetto si prega di scrivere a: dancing.health@incontradonna.it

 

 

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

 

 

 


 

 

COMUNICATO STAMPA

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Dancing with Health. Quando è in ballo la salute
Roma – Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Sala Rossa – Polo Natatorio Foro Italico
Piazza Lauro De Bosis, 3 venerdì
8 giugno 2018 – ore 11:00

 Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Dancing with Health. Ovvero come migliorare ballando la qualità di vita di pazienti con tumore al seno. Questo il nome -e l’obiettivo- del progetto, proposto da IncontraDonna Onlus e coordinato dall’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” presentato oggi, venerdì 8 giugno, presso la Sala Rossa del Polo Natatorio del Foro Italico alla presenza del Rettore Prof. Fabio Pigozzi, della Prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus e del responsabile del progetto, Prof. Attilio Parisi.

In veste di trainer europei Carolyn Smith e Samuel Peron, maestri di ballo e volti notissimi al grande pubblico, ideatori di un protocollo di danza ad hoc. A loro infatti il compito di insegnare il nuovo metodo a ballerini professionisti ed esperti di Scienze Motorie selezionati nei 5 paesi partecipanti.

Co-finanziato dal programma ERASMUS + SPORT dell’Unione Europea, promosso da un partenariato di 3 organizzazioni italiane (l’Università “Foro Italico”, IncontraDonna Onlus, no profit dedicata alla prevenzione del tumore al seno, e Associazione ISES – no profit per lo scambio di buone pratiche a livello europeo) sarà realizzato in 5 Paesi (Italia, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito). Dancing with Health si prefigge di evidenziare il ruolo di recupero psico-fisicoche l’attività motoria, in questo caso un particolare protocollo di danza, può svolgere in pazienti operatedi tumore al seno, come rilevato da innumerevoli pubblicazioni scientifiche.

Sono molti anni che studiamo gli effetti positivi dell’attività fisica in questa tipologia di pazienti”, spiega il Professor Attilio Parisi, ordinario di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” e responsabile del progetto, “e per questo è stato facile capire il desiderio di Carolyn Smith di mettere a servizio di altre donne, con la sua stessa patologia, il percorso di danza che tanto l’ha supportata nel combatterla”. Non è una cura miracolosa, ovvio. “E’ un’attività studiata per favorire il miglioramento della condizione psico-fisica di donne che hanno necessità di riprendere fiducia nel proprio corpo, recuperare autostima e consapevolezza della propria femminilità” sottolinea la professoressa Adriana Bonifacino responsabile della Unità di Senologia dell’A.O.U Sant’Andrea Sapienza Roma e Presidente di IncontraDonna. Tutto questo a tempo di musica, guidati dai trainer selezionati nei 5 paesi partecipanti – tre per c e, due ballerini e un esperto in Scienze Motorie – che nelle giornate dell’8-9-10 giugno si formeranno all’Università “Foro Italico” sotto la guida esperta dei noti trainer.

Una volta rientrati nei propri paesi di appartenenza, i neo-trainer avranno due compiti fondamentali: formare a cascata altri istruttori per consentire quanto più possibile la diffusione dei principi base di Dancing with Health e, soprattutto, offrire a un gruppo di 12 donne con storia di tumore al seno le lezioni di danza ideate da Carolyn Smith e Samuel Peron. “Sono entusiasta di poter partecipare al progetto – spiega Carolyn Smith – Come donna e come paziente conosco bene l’importanza di questa attività sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il tumore del seno è una neoplasia che va affrontata con determinazione, forza di volontà e con l’aiuto di medici, ma anche di amici, familiari, collettività. Poter seguire un percorso come questo consente alle malate di meglio combattere la neoplasia, guadagnando in benessere, serenità, voglia di vivere”.

Il tutto nel corso di 32 sedute, distribuite nell’arco di quattro mesi, direttamente nei 5 Paesi coinvolti. Questi i primi passi del progetto, che mira a raggiungere, nei prossimi due anni e mezzo, un pubblico quanto più ampio possibile, grazie anche alla condivisione dei risultati. Ruolo fondamentale dell’Università è infatti la raccolta di dati utili a validare gli effetti psico-fisici del ballo sullo stato di salute delle pazienti, da diffondere grazie a seminari, conferenze e un sito web dedicato.

Nel 2017, in Italia, 51mila donne sono state colpite da un tumore del seno, una neoplasia in aumento ma che registra una sopravvivenza a cinque anni dell’87%: diagnosi precoce e nuove terapie, infatti, hanno permesso di registrare questi successi e garantire un’ottima qualità di vita. “Basta parlare di male incurabile – sottolinea la prof. Bonifacino -molto resta ancora da fare ,ma oggi riusciamo a rendere croniche la gran parte delle neoplasie mammarie, un risultato insperato solo fino a pochi anni fa. Non dobbiamo allentare la presa ma perseverare nel diffondere il giusto messaggio: come da tempo propone IncontraDonna,affinché a tutte le pazienti vengano garantite le migliori terapie, concentrandoci sulla prevenzione primaria, cioè correggendo gli stili di vita in tutte le età”. Un impegno che la Onlus cura con particolare efficacia con molte campagne, prima fra tutte il Frecciarosa.

Dancing with Health si inserisce a pieno titolo nell’ambito della cosiddetta Terza Missione dell’Università, attività che tutti gli Atenei, italiani e stranieri, sono chiamate oggi a svolgere. In una sorta di innovativo dialogo con la società, la Terza Missione mira infatti al public engagement e cioè alla condivisione con il pubblico dei benefici dell’istruzione superiore e della ricerca.

Il patrocinio di Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) è l’ulteriore gratificazione per un progetto di validità scientifica e di supporto al paziente oncologico: per fondazione Aiom è intervenuto il Prof.Antonio Russo.

 

Per approfondimenti sul progetto consultare il sito https://www.dancing-health.eu

Roma, 31 maggio 2018

 

Ufficio Stampa Università degli Studi di Roma “Foro Italico” Tel.+39 06 36733573 stampa@uniroma4.it
Ufficio Stampa ADR Communication +39 333 248 7768 adrcommunication@gmail.com
Ufficio Stampa Intermedia Tel. +39 030 226105 intermedia@intermedianews.it

Premiazione III Edizione Premio Letterario Federica – Premio Poesia per i pazienti oncologici

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Maria Raffaella De Bellis, ad un anno esatto dalla fine delle sue terapie, ha pubblicato nel dicembre del 2017 un’antologia di poesie e prosa dal titolo Giro di boa. Pur avendo al suo attivo altre due significative raccolte antologiche, l’autrice con quest’ultimo libro, tuttora inedito, ha coniugato al meglio le finalità letterarie e le ragioni esistenziali, la forza narrativa e la forza di volontà, il talento ed il coraggio. Giro di boa, infatti, ripercorre tutto l’ineludibile calvario di un carcinoma mammario al III stadio: nel racconto della malattia si susseguono, si inseguono cedimenti e risalite, ricordi lontani e speranze future, piccole conquiste e grandi traguardi. Nel mettersi a nudo, l’autrice si rivolge in primis alle sue “compagne di viaggio” affinché possano compiere quel giro di boa che dalle sabbie mobili del cancro le sospinga verso nuovi orizzonti di vita. In linea con le finalità del Premio Letterario Federica “Le parole della vita” indetto della Fondazione Aiom, l’autrice con le poesie tratte da Giro di boa ha vinto il Primo Premio Poesie – dedicato ai pazienti oncologici –dell’edizione 2018.

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Di ritorno a casa, guardo fuori dal finestrino: davanti a me, in un’ assolata domenica di maggio a Verona, sfilano le donne e gli uomini che, con il loro inestimabile bagaglio personale e/o professionale, hanno trasformato la Cerimonia di Premiazione della III Edizione del Premio Letterario Federica in una arricchente occasione di reale condivisione per fare “fronte comune” contro il cancro. Infatti, ciascuno dei partecipanti ha beneficiato dell’immedesimazione con l’altro perché l’incontro in tutte le sue declinazioni ha preso il posto delle classificazioni di genere e di categoria: i pazienti, posti giustamente al centro dalla Fondazione Aiom, i familiari tanto quanto gli oncologi, tutti, compresi i musicisti e la presentatrice della serata, hanno scambiato un crescendo di emozioni con il pubblico, a sua volta implicitamente o esplicitamente coinvolto dal racconto dei premiati. Sul palco, dietro le quinte e tra le file delle poltrone nell’Auditorium del Palazzo Gran Guardia, nessuno è stato un semplice spettatore. Ognuno aveva la sua storia da raccontare.

La mia è inscindibile da quella di mia madre, Maria Raffaella De Bellis, vincitrice del Primo Premio Poesia per i pazienti oncologici. Su quel podio, è idealmente salita la nostra imbattibile squadra di Roma: il prof. Lombardi, la prof. ssa Campanella, la prof. ssa Pellegrini e la prof. ssa Bonifacino hanno fatto il tifo per noi perché sanno bene quale valore simbolico assume e riassume questa vittoria: è una rivincita sulla malattia.

Inaspettata, sospirata e finalmente afferrata, la felicità ha bussato alla nostra porta.

Un giorno in stato di grazia, ha preso forma davanti a nostri occhi stupiti e commossi come l’arcobaleno dopo un temporale: è raro e fugace ma esiste davvero.

Il nostro treno sta per giungere a destinazione. Guardo ancora fuori dal finestrino: una carrellata di sguardi, strette di mano, sorrisi, lacrime, parole sussurrate e declamate, note, luci e rose rosse…

Ora sto guardando te che sei seduta di fronte a me: il vero trofeo, mamma, sei tu!

Laura De Gregorio

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche

Perdita di capelli, rush cutanei, pallore, lineamenti stanchi accompagnano la donna durante i trattamenti, ricordandole continuamente la propria condizione di malata. Nell’ottica di una presa in carico globale del paziente, è importante affrontare anche l’aspetto psicologico del percorso terapeutico. “Non si tratta solo di curare la malattia, ma anche di prendersi cura dei nostri pazienti – ricorda il Commissario Straordinario del Sant’Andrea, Giuseppe Caroli – offrendo loro ogni arma utile per non scoraggiarsi e affrontare con energia le terapie.” “Sentirsi bene anche durante il trattamento radioterapico, avere la percezione di non aver perso la propria femminilità è la risposta al disagio oncologico che vogliamo incoraggiare nelle nostre pazienti” aggiunge Mattia Falchetto Osti, direttore della Unità di Radioterapia trasformata per un giorno in salone di bellezza.

L’evento, organizzato grazie al supporto incondizionato di La Roche-Posay, è stato anche occasione per la realizzazione di uno shooting fotografico d’eccezione che ha catturato l’entusiasmo delle 15 donne sottoposte al “trattamento” estetico. Gli scatti saranno raccolti nel calendario di IncontraDonna Onlus, l’associazione presieduta dalla senologa Adriana Bonifacino che, anche in questa occasione come ormai da anni, è al fianco dell’ospedale universitario nell’organizzazione di iniziative ed eventi dedicati alla promozione della salute delle donne.

 

Atelier di Maquillage Correttivo – 24 MAGGIO 2018, seduta di trucco individuale gratuita dedicata alle pazienti oncologiche