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di Assunta Spedicato
(traduzioni)
Ancora non s’appresta il sole al suo trampolino
e già mi scopre sgranati al cielo gli occhi
fradici fin dentro i sogni
di quell’ombra dal nome temuto
su di me la sua voce
prende accenti di sfida, mi spinge
sul filo d’un tempo complesso
per tenermi in attenti, sotto sua dettatura
solo giova la bellezza incosciente
di madre lingua pulsante là fuori
da rincorrere in un contesto che mio malgrado scivola
come un tappeto di colposfilato all’equilibrio
e m’arrotolo muta, a digiuno di logica.
In gola odo bruciare la polvere, astiosa
di frontiera eremita in sentenza
mi scansi, mi dice, ma dovrai dialogare con me.
Ne sarò fuori, lo sento. E il cancro
resterà terra lontana, anche se dentro
mi darà da tradurre indifferenza nuova
perché mai più mi sarà straniero il suo idioma.
Data di pubblicazione: 08 Giugno 2019