Care Amiche e cari Amici

desidero con questo mio messaggio raggiungervi tutti; le pazienti innanzitutto, ma certamente anche i pazienti maschi, i familiari, gli amici e simpatizzanti che silenziosamente sostengono IncontraDonna, le Aziende che non ci fanno mai mancare il loro supporto per realizzare i nostri sogni e i nostri progetti.

Il periodo che stiamo vivendo ha qualcosa di surreale; pensavamo che nulla e nessuno ci avrebbe mai fermato nella nostra quotidianità, che nulla e nessuno avrebbe mai potuto interrompere il fluire delle cose, alterare i nostri programmi personali, di vita, di lavoro. E invece, l’invisibile corona, ha totalmente modificato in pochi giorni le nostre vite, il nostro lavoro, le nostre aspettative, i nostri progetti.

Un qualcosa di veramente epocale sta accadendo alla nostra amata Terra; e quando dico Terra intendo il globo nella sua interezza. Un virus insidioso e cattivo che sta fortemente minacciando il nostro equilibrio fisico e psicologico.

Non vi scrivo per fare la storia del corona virus, e neanche per analizzare i nostri comportamenti, che sono sotto gli occhi di tutti. Ognuno di noi sa come stringendo i denti sta affrontando una situazione così difficile e complessa. Difficoltà di salute, difficoltà economiche, difficoltà nelle relazioni, difficoltà su qualunque fronte.

Mi sono ritrovata in questi giorni a scrivere più volte “Ti Voglio Bene” e a scriverlo per esteso. Non il TVB o TVTB che pone fine spesso ai nostri frettolosi e scorretti (T9) messaggi che non abbiamo spesso neanche il tempo di correggere.

Questo enorme problema che sta mettendo in ginocchio la nostra vita, la nostra economia, la nostra efficienza, ci sta quanto meno facendo recuperare l’attenzione per noi stessi e per l’altro. Perché ci voleva una cattiva particella invisibile per farci capire quanto siamo fragili, quanto abbiamo bisogno degli altri, quanto amiamo la nostra vita e quella dei nostri cari, quanto amiamo quello che di bello siamo riusciti a costruire negli ultimi 100 anni, e quanto abbiamo strapazzato: la natura, l’aria, le nostre stesse vite.

Penso a quelle famiglie dove il virus ha colpito, a quelle Regioni amiche che stanno vivendo la loro stagione più nera con l’incertezza non del domani, ma di cosa accadrà fra soltanto un’ora. Penso alle persone decedute con il virus e alcune a causa del virus, penso a quante stanno combattendo duramente dietro un respiratore che li tiene in vita, penso a quella straordinaria Sanità che per anni è stata depredata e non sufficientemente sostenuta.

Ricordate ad ogni nuovo Governo la solita storia? “ non ci sono risorse aggiuntive per la Sanità”, “le Regioni sono in rosso, sono commissariate, non ci sono risorse da investire in nuovi concorsi per medici”, “ nuovi tagli per la Sanità”…….e così via.

Quasi un profeta il nostro attuale Ministro Speranza che nell’attuale Governo si è battuto affinchè la Sanità pubblica venisse salvaguardata e si alzasse il tetto delle risorse e degli investimenti.

Doveva arrivare un coronavirus per far comprendere che la salute e la vita sono il bene più prezioso, che viene al primo posto rispetto ad ogni altra cosa. I vecchi detti popolari…..” Quando ci sta la salute…..” “ Basta che ci sta la salute…..” .

Oggi abbiamo tutti una ferita nel cuore, ma noi come i nostri fratelli dell’Europa e del mondo intero, verremo fuori da tutto questo, più consapevoli e forti, più responsabili e coscienti;  la Salute, quella che ha la S maiuscola, non si tocca.

Grazie al Governo che si sta battendo e facendo in quattro per tutelare la salute degli italiani, che sta investendo nuove risorse per le famiglie in difficoltà; grazie a tutti gli operatori della sanità pubblica e anche privata che instancabilmente non conoscono notte e giorno in una lotta contro il tempo; grazie alle Associazioni di volontariato, alla Croce Rossa, agli enti che si occupano dei fragili, dei deboli, delle persone sole, degli ammalati di tante altre patologie; grazie alle Aziende del farmaco che non smettono di essere operose e ingegnose, al lavoro per trovare la formula magica che potrà annientare il corona, ma che stanno sperimentando e trovando anche i farmaci giusti, già esistenti, che possano contrastarlo; grazie ai ricercatori, ai virologi, agli infettivologi, agli studiosi che stanno unendo le loro forze in tutto il mondo.

Una sola preghiera la rivolgo ai quei pochi che invece approfittano anche delle sciagure per seminare il panico, per ‘contagiare’ con le loro false notizie, falsi messaggi, falsi audio i deboli e gli insicuri (ma chi non lo è in questo momento?), che fanno uno sciacallaggio aumentando il costo dei presidi necessari a difendersi, che sfidano la sorte (?) non utilizzando le precauzioni necessarie a tutelare la loro vita ma anche quella dei loro cari, colleghi, amici. La preghiera che rivolgo a loro è quella di soffermarsi anche un attimo solo sul valore della vita, sulla opportunità che una prova così dura come quella che stiamo vivendo, offre loro per unirsi a tutti noi invece di allontanarsi; e di condividere il bene di ciascuno di noi e quello dell’Italia e del mondo intero in difficoltà.

Ai nostri pazienti oncologici che stanno vivendo con una ulteriore apprensione la presenza del coronavirus, dico certamente di proteggersi, di continuare a curarsi secondo le indicazioni che ciascun centro oncologico detterà per ogni specifico caso, di dimostrare ancora di più coraggio e pazienza.

Noi ci siamo, continueremo ad esserci, e saremo sempre gli ultimi a scendere dalla nave. Il timone lo teniamo forte e stretto nelle nostre mani, sapendo che vinceremo questa ulteriore prova. Insieme ce la faremo.

Adriana Bonifacino
IncontraDonna onlus, Presidente